19 dicembre 2011

La differenza tra ascoltare e sentire..

14 novembre 2011

CORPO, MALATTIA E SENSO

...La malattia, paradossalmente, può costituire un vero alleato terapeutico in un'esistenza troppo a lungo costretta in angusti spazi simbolico-mentali...

Trattare il corpo è un appuntamento importante nella relazione analitica. Il corpo è il fondamento stesso dell'essere. 
Nello stato di salute ma, soprattutto, nella malattia, il corpo è il palcoscenico dove si rappresenta il conflitto tra l'Io e il Sé, tra cambiamento e conservazione.
Come il linguaggio verbale, nell'uni-vocità del codice segnico, scandisce un senso attraverso la parola, così il corpo, nella molteplicità del codice semantico, esprime la cifra e la specificità di ogni individuo.
 
Non solo attraverso la comunicazione non verbale:
 
mimica, postura, tono della voce ecc., ma anche con lo stato di salute o malattia che ne contraddistingue la storia personale.
Gli stati patologici organici realizzano infatti uno dei meccanismi difensivi più antichi, attraverso l'espressione diretta sul corpo del disagio psicologico: ansia, tensione, emozioni troppo dolorose per poter essere vissute, trovano una via di scarico immediato nel corpo.
 
E' verificabile oggettivamente una stretta connessione tra lo stato della psiche e la salute del corpo Nella modernità il linguaggio simbolico del corpo è stato molto trascurato, contribuendo ad alimentare la ben nota scissione, tutta occidentale, tra il corpo e la mente.
Per questo la tentazione inconscia di trovare una risposta (esistenziale) definitiva che renda conto in modo inequivocabile del dolore, attraverso la diagnosi e la conseguente terapia è molto forte, specialmente quando ciò che spinge è forte, intollerabile.
Con i suoi segnali, vere e proprie sentinelle a salvaguardia del benessere, ci ricorda, spesso più nel dolore, che siamo vivi.
 
Qualche volta il corpo diventa protagonista del rapporto in tutte le relazioni significative. Esso sembra talvolta veicolare significati relazionali non facilmente traducibili. Il rischio, in certi casi, è legato all'oggettivazione del corpo che viene così alienato e privato della sua significanza, svuotato del senso profondo del suo esistere, ridotto a cosa, pezzo da curare, meccanismo da riparare o oggetto da esibire.
Mentre l'anima, sullo sfondo, sempre più compressa, annicchilita, dolorante, resta muta nel buio della sua solitudine, impotente, isolata, incapace di uscir fuori, parlare, gettare un ponte verso l'altro.
Il rapporto tra loro è uno spazio simbolico ricco di possibilità che può permettere l'elaborazione cosciente di una sofferenza muta.
 
E' come un ponte invisibile che, raggiungendo l'anima, l'aiuta a recuperare la salvezza della terraferma, ovvero quel luogo che, attraverso la parola e l'emozione che la accompagna, nutre di significato e consente il ripristino della vita interrotta dalla malattia.
Quando ci ammaliamo è importante non "sprecare" l'occasione per imparare, con umiltà, a farsene sempre qualcosa.
Il corpo è il primo catalizzatore simbolico delle nostre prime emozioni che, attraverso le relazioni affettive, impariamo ad elaborare per la coscienza. Per questo è così importante ascoltarne i messaggi, comprenderne il linguaggio, imparare a dialogarci.
 
Il vantaggio psicologico è proprio quello di poter oggettivare, nella totale alienazione del Sè, un dolore morale (forse) altrimenti indicibile. E' in questi casi che occorre una particolare attenzione all'ascolto nel senso più ampio del termine per tradurre, con l'altro, il significato del male.
La malattia, paradossalmente, può costituire un vero alleato terapeutico in un'esistenza troppo a lungo costretta in angusti spazi simbolico-mentali.
 
Essa, allora, rappresenta un po' la voce dell'Anima, come se questa, imprigionata ma ancora vitale, non avesse altri mezzi a disposizione per sancire lo statuto della sua sofferente esistenza.
L'uomo moderno ha il dovere di porsi in ascolto di fronte a questo tipo di male che spesso sa manifestarsi solo attraverso il corpo.
Difficile parlarne ma realtà assoluta del ns vivere......scaramanzia a parte!!!

22 ottobre 2011

Preghiera Milazziana

Mia Mente,
aiutami ad interagire con la Memoria Cosmica in modo tale che io possa
convincere gli ignoranti a divenire Sapienti.
Mia Anima,
aiutami a far nascere delle nuove idee e dei sani pensieri in modo tale che io riesca
a risvegliare nella Coscienza delle genti la voglia di ricostruire un nuovo mondo.
Mio Spirito,
aiutami a sviluppare una massa critica capace di far nascere delle nuove
personalità perfettamente umane.
Mia Mente, mia Anima, mio Spirito,
incoraggiate questo mio corpo ad usare la sua forza per indurre in tutti i Talenti,
il desiderio di trasmettere, finalmente, quelle frequenze Vibrazionali
propedeutiche per l' Evoluzione umana.!
Suggerite alla parte negativa di questo tempo, di non diffondere più quelle
nefaste aspirazioni, che sono destabilizzanti per la natura umana e per i destini di tutti gli esseri
della Terra.
Mia Mente, mia Anima, mio Spirito,
fate in modo che germogli in questo mondo il seme dell'Amore,
il senso di Giustizia e degli Uomini di origine Divina.
affinché trionfi in questa Dimensione la Pace e la Verità!!!

6 ottobre 2011

Quanto è importante l'approccio con il prossimo?


La Folla è consapevole della sua forza. Noi siamo per natura attratti dagli altri e vorremmo espandere il nostro gruppo. Più informazioni interessanti arrivano più siamo attratti dall'altro. Bisogna sapere quello di cui l'altro ha bisogno per stare bene. Quindi le informazioni sono essenziali ed il linguaggio in cui si comunicano anche. CI SONO ALCUNI SEGNALI CHE SONO SEMPRE LETTI IN MODO POSITIVO. Il primo fra tutti è CHIEDERE ALL'ALTRO DI COSA SI OCCUPA E COSA FA. L'interesse da parte di un'altra persona è uno dei motori più grandi delle emozioni positive. Se vuoi avvicinare il tuo partner, creare una relazione maggiore con un collega, stringere una maggiore amicizia, NON CHIEDERE COME STAI..è scontato, CHIEDI COSA STAI FACENDO DI INTERESSANTE. Si creerà un circolo virtuoso che scatenerà endorfine e dopamina e vi renderà interessanti. Quindi NON PARLARE troppo di tè. Fermati in tempo.

1 ottobre 2011

La Metafora

Portare oltre, utilizzando tutte le risorse umane possibili: è questo che trasforma una tecnica in un'arte, in un do , cioè in una via d'evoluzione personale. È facoltà dell'operatore shiatsu scegliere il profilo del percorso da fare, tecnico, umano o entrambi. È bello lo shiatsu, in ogni caso valido, ma solo la Via, il do , permette di cogliere, viaggiare, esplorare la dimensione del corpo vissuto, empatizzare con le sue contorsioni, svelare le sue strategie compensatrici. In questo caso lo shiatsu diviene metafora ( meta = oltre, pherein = portare) ti porta oltre, come un equilibrista su un filo, fino a scoprire la sacralità del creato. Via che usa la tecnica come pentagramma e scrive l'umanità come musica: questo è lo shiatsu-do, la via dello shiatsu.

Ai tempi nostri!

Negli ultimi anni la realtà lavorativa è cambiata radicalmente. Uno dei problemi
più comuni che da tempo ormai affligge centinaia di impiegati ed operai, è quello della postura acquisita ovviamente durante le ore di lavoro. Ciò sta provocando gradualmente vari problemi ad ognuno di noi costringendoci a prendere seri provvedimenti(nella maggioranza dei casi quando ormai è troppo tardi)di tipo ospedaliero quindi terapeutico e farmacologico, spesso con risultati insoddisfacenti.
Perché allora arrivare a questo punto? Perchè ognuno di noi con un po’ di buona volontà, non impara a prendersi cura di  se, a ricevere se il caso l’aiuto del prossimo attraverso il contatto,o meglio attraverso lo shiatsu!Questa disciplina di origine orientale sta prendendo piede in tutti i settori lavorativi, per il semplice fatto che  è l’unica disciplina in grado di dare una risposta vitale immediata già dopo il primo trattamento. E se questa realtà fosse a portata di mano?Se ognuno di noi avesse la possibilità di ricevere un po’ di vitalità che ci permetterebbe di vivere meglio, quindi di lavorare con più armonia, abbattendo anche quelle che sono le barriere dello stress, che ogni giorno ci affligge,ci stanca, ci rende vulnerabili…..
Questa realtà oggi potrebbe essere possibile solo se tu lo desideri, senza rubarti molto tempo e direttamente sul tuo posto di lavoro.
Allora se l’idea ti piace, aderisci ad un nuovo stile di vita…..riabbraccia te stesso….prenditi cura di te…..vivi il tuo corpo..!

22 settembre 2011

Vorrei provare lo shiatsu ma vorrei prima sapere..

...con lo shiatsu viene trattato tutto il corpo o solo una parte?
In genere riceverai un trattamento sulla maggior parte del corpo... in relazione ai tuoi bisogni, come ti muovi, come sei. Le posizioni di trattamento più usate sono prona, supina, laterale, semiprona e seduta.

...come devo vestirmi?
Con abiti comodi e semplici. Una tuta o dei pantaloni in cotone e una maglia andranno benissimo. Lo shiatsu si riceve vestiti, non vengono usati oli o altre sostanze.

...ma quali sono gli effetti e i benefici dello shiatsu?
Potrei parlarne, e tu leggere, per ore e non renderei l'idea di quello che proverai durante il tuo primo trattamento shiatsu... e di quanto ti sentirai bene dopo :) Comunque cercherò di avvicinarmi almeno un pò a quello che potrebbe succedere durante quest'ora...

Dapprima avvertirai una ritrovata e naturale vitalità, sia sul piano fisico che su quello psichico, con un senso di benessere generalizzato e duraturo. Poi scoprirai dentro di te una nuova armonia i cui effetti, solitamente, si manifestano in una maggiore lucidità mentale accompagnata da un miglioramento dell'umore, ma anche in una ritrovata scioltezza articolare e muscolare (leggi qui qualcosa a riguardo), in un riequilibrio dell'assetto posturale, infine nella scomparsa di innumerevoli disturbi e dolori con una disposizione al benessere assolutamente spontanea.
In sintesi, ti sentirai molto meglio.

...di solito un trattamento basta a migliorare la mia condizione?
L'efficacia dello shiatsu è enorme, paragonata a quella di molte altre discipline, quindi da subito ne avvertirai i benefici. Di solito, comunque, la maggior parte delle persone scelgono di effettuare un ciclo di 10 sedute, con cadenza settimanale.

Ho sentito dire che lo shiatsu è doloroso...
E' davvero importante che l'operatore shiatsu sia esperto e preparato e che abbia una pratica non improvvisata dello shiatsu. Durante il trattamento avvertirai delle pressioni che possono, a volte, risultare intense ma mai dolorose. In ogni caso la sensazione sarà uno stimolo piacevole e mai fastidioso.

Ma io ho paura delle manipolazioni, non sarà pericoloso?
Nello shiatsu non si effettuano manipolazioni o manovre pericolose su nessuna parte del corpo, tantomeno su parti delicate come collo e spalle. Queste parti vengono stimolate in maniera anche profonda ma senza nessun pericolo, neanche remoto, per chi riceve il trattamento.
Lo shiatsu è prima di tutto sicuro.

Un persona anziana può ricevere un trattamento shiatsu?
Assolutamente si... Se eseguito da un operatore esperto che tenga conto delle particolari condizioni della persona con cui lavora, lo shiatsu è davvero molto benefico per gli anziani.

Lo shiatsu è un tipo di medicina?
Lo shiatsu non è una medicina
Se per “medicina” si intende , come in occidente, curare una malattia a partire da un sintomo con dei farmaci, tecniche chirurgiche, apparecchi diagnostico-terapeutici e quant'altro.

Questo è un approccio certamente utile, che lo shiatsu certo non nega né combatte, ma verso cui si sente distante.
Nel mondo medico occidentale, d'altra parte, parole come squilibrio energetico, meridiani, ki, yin e yang, non hanno significato e non potrebbe essere altrimenti, in una visione di salute come “assenza di malattia”, che non si armonizza con la visione orientale di “salute come armonia globale dell'individuo”.
 Salute globale significa benessere di corpo mente spirito, cioè lo sviluppo armonico di ogni aspetto dell'esistenza, potentissimo rimedio naturale, questo si, per tenere alla larga la malattia, secondo un concetto di prevenzione che non passa solo dagli esami di controllo della visione medica.
 Lo shiatsu gioca d'anticipo: non interviene a posteriori, quando lo squilibrio energetico ha già prodotto i suoi risultati, ma agisce a priori, cioè prima che la malattia si manifesti, ripristinando il libero fluire dell'energia.
 Il contatto e le pressioni stimolano il risveglio delle risorse vitali che ogni persona porta dentro di sé ed alle quali il corpo può finalmente attingere per auto-ripararsi, auto-guarirsi: una capacità che tutti possiedono ma che pochi conoscono o sanno usare.

Lo shiatsu non è una terapia

Se per curare si intende sconfiggere un sintomo o una malattia, e non come quella sua accezione primitiva, prendersi cura di qualcuno.
Solo ed esclusivamente se si restituisce al termine “curare” il suo significato originario si può sostenere che lo shiatsu “cura”.

L'operatore shiatsu, in effetti, si prende cura del ricevente, ma non secondo quel rapporto di dominanza-sudditanza che si crea tra medico “che sa”, dunque è attivo, e malato “che ignora”, costretto a credere alle parole del medico ed a subirne passivamente le prescrizioni.

L'operatore non pratica “sulla “ persona, ma “con” la persona. Quello che si crea fin dalla prima seduta è un lavoro comune, fondato su un dialogo alla pari tra operatore e ricevente, che utilizza canali di comunicazione corporei e silenziosi, ma capaci di entrare in profondità più delle parole.

D'altra parte, nella visione orientale il sintomo è solo un messaggio che il corpo invia per comunicare un malessere profondo: eliminarlo senza averlo decifrato sarebbe inutile, perché prima o poi quello stesso malessere irrisolto emergerebbe da qualche altra parte, magari con un altro sintomo o un'altra malattia.

Il corpo che parla va ascoltato, non messo a tacere perché le sue parole fanno male. Solo imparando il suo linguaggio è possibile interpretarne i messaggi e agire di conseguenza, privando il sintomo della sua stessa ragion d'essere. Non va rimosso il singolo disturbo, ma le condizioni che lo hanno provocato.

Attraverso il contatto costante, lo shiatsu guida nel viaggio alla conoscenza del linguaggio corporeo, e di se stessi, conducendo alla radice dello squilibrio energetico e ripristinando l'armonia psico-fisica.

Lo shiatsu non è un semplice massaggio...

Se per massaggio si intende una pratica manuale con obiettivi “circoscritti” come stimolare la circolazione o il sistema linfatico, rilassarsi, sciogliere le tensioni muscolari, tonificare il corpo.
 Certo con lo shiatsu puoi rilassarti, stimolare la circolazione, allentare la tensione, ma non agirà su di te solo a livello fisico. Le sue pressioni, statiche e prolungate, penetrano in profondità, laddove scorre l'energia vitale, con le ripercussioni dirette anche ad altri livelli.
 Una seduta di shiatsu non segue mai uno schema preciso, perché le mani dell'operatore si muovono a seconda di quello che sente e di ciò che il corpo del ricevente gli comunica, delle risposte che arrivano dalla persona insieme a cui sta lavorando.

Sarai trattata come un universo unico non sovrapponibile a nessun altro.
 Per questo, durante una seduta di shiatsu potrebbe accadere di tutto:
 Potresti provare emozioni intense, come quando raggiungi il centro di te... quello che realmente sei.
 Potresti entrare in uno stato di coscienza alterato ed avere per un attimo la percezione chiara di tutte le cose. O vederle ancora più confuse.
 Potresti perdere la nozione del tempo come quando giocavi da piccolo e non ti accorgevi che era già ora di cena... :)
 Potresti trovarti di fronte a ricordi del passato.
 Potresti sentire un calore che avvolge tutto il corpo, riscaldato dall'energia che scorre liberamente e dal dialogo non verbale costante con l'operatore, che sarà sempre li vicino a te.
 Potresti semplicemente abbandonarti alla sensazioni piacevoli.

Alla fine di un trattamento, ti sentirai indubbiamente meglio, qualcosa sarà cambiato anche ad altri livelli: sarai carico di energia e con uno spirito positivo, oppure stanco come dopo una corsa campestre. La soluzione di un problema o la rimozione di pesanti blocchi energetici, infatti , spesso richiede tempo e pazienza, ma ne vale la pena.

Come stanno le cose..!

Insegnanti che non si fanno trattare dai propri allievi, allievi che diventano improvvisamente insegnanti, corsi  dove si pretende di insegnare nozioni che non vengonotrattate neanche in facoltà di medicina!! E lo shiatsu dico, quello vero, semplice, naturale , fatto di armonia, pressione dolce, spontanea col cuore, di respiro di rilassamento, di centralizzazione….di leggerezza e allegria? Dove chi insegna è solo una persona che ha una conoscenza ma sempre persona è!!?
Il mio cammino del conoscere continua, pratico e Shiatsu, incontro parecchi shiatsuka con i quali condividiamo la medesima visione di ciò che è lo shiatsu (per noi) , evolutivo si, ma non ….stravolto nel suo significato intrinseco, felici di scambiare le nostre conoscenze ed esperienze nel rispetto di ciò che il fondatore ci ha voluto trasmettere, e per tutti coloro che non condividono il messaggio del fondatore, perche ostinarsi a fare shiatsu? Possono fare tranquillamente altro …nessuno si offende, ma per favore non chiamatelo shiatsu.  

10 settembre 2011

Esperienze vissute (una realtà distorta)

Settembre 2011, ormai sono sei mesi che ho perso il lavoro ed ho appena concluso l'ultimo colloquio. Non so come affrontare la situazione e decido di sottopormi ad un trattamento per scaricare un pò i nervi, sono completamente distrutta/o e depresso/a. Alla fine della seduta mi alzo con un senso di pace, serenità che avevo perso da tempo, come un risveglio dopo un brutto sogno. Lui mi consiglia di leggere un libro (I prodigi del pensiero positivo), perchè sostiene che il problema sia io, e non la vita che pensavo fosse crudele nei miei confronti..Decido di ascoltarlo e improvvisamente cambia tutto, il mio modo di vedere le cose e di relazionarmi con la gente adesso ha un senso, mi sento appagata/o libero/a dai problemi reali della vita..è bello sentirsi in sintonia con la vita, saper ascoltare il proprio istinto, decidere con tranquillità...
Non mi ero resa/o conto che il problema reale stava nella mia mente, e che  dovevo semplicemente connettermi con l'amore di Dio Onnipotente..che mi fa sentire come un fiume che scorre..verso l'orizzonte mare.
Grazie.

9 settembre 2011

Una realtà distorta

Era una calda mattina di giugno, avevo dormito solo tre ore per via dei miei pensieri. Ormai negli ultimi sei mesi mi sentivo depresso/a e per di più non riuscivo a gestire i rapporti con la mia famiglia. Pensavo che i miei figli non avessero più stima di me..
Ma cosa mi stava succedendo veramente? Dentro di me c'era una vocina che non riusciva a venir fuori, sentivo un cambiamento che non era solo personale ma qualcosa di più grande, inimmaginabile, legato a tutto ciò che ci circonda e di cui facciamo parte..
Poi durante una seduta di shiatsu, per caso cominciai a parlare di eventi cosmici ed una parola tira l'altra ci trovammo a discutere di tutto ciò che riguarda questo momento storico, l'arrivo di questa nuova era del tutto diversa, con una vibrazione molto più elevata, una sensibilità che ci porta continuamente ad una sola ragione "la verità ci rende liberi da ogni cosa".
Vi sembrerà assurdo ma dopo aver consapevolizzato questa conversazione non vivo più quei sensi di colpa, le paure, l'egoismo, la rabbia, perché la realtà che mi circonda è del tutto diversa, è cambiato il  modo di vedere le cose e soprattutto le sensazioni che trasmetto alla gente quando mi relaziono...è cambiata la mia vibrazione..
Un libro che mi ha poi aiutato tanto è La dodicesima illuminazione, e mi auguro che anche voi lo leggiate.


anonimo

2 settembre 2011

Cosa ci rende diversi dagli altri? Quando ho cominciato a fare shiatsu, non avevo idea di ciò che mi aspettasse, ero convinto di dover imparare una serie di nozioni, di tecniche basate su una serie di modelli culturali e metodi sperimentati già molto tempo prima da centinaia di operatori che negli anni hanno diffuso lo shiatsu in Italia. Col tempo però mi sono reso conto che la situazione era ben diversa da quella che mi era stata presentata all’inizio…Ma cos’ è successo veramente? Come mai non sento più l’esigenza di seguire uno schema, di utilizzare più tecniche possibili al fine di far fronte alle esigenze di coloro che vengono trattati ? Oggi (dopo tanta pratica), durante i trattamenti mi sento appagato, libero di danzare, divertito, leggero, o addirittura mi sembra di tenere in braccio i miei figli mentre loro si addormentano nutriti dell’amore che provo. Non vedo più uno schema , dei movimenti meccanici o delle sequenze, vedo solo me stesso…la mia immagine…e cerco di essere trasparente, quasi invisibile….di sentire e sentirmi…cercare un unica forma.Il bisogno di uke è anche il mio bisogno, il suo dolore, le sue paure, la sua forma, fanno parte del mio presente…io posso cambiare il corso di un fiume, deviarlo, ma lui continuerà sempre la sua marcia verso un grande Mare aperto lasciando che lo stesso lo accolga e lo renda parte di se'…Lasciamo che il nostro corpo sia acqua, e che il Mare in cui abitiamo sia un Mare comune piuttosto che un enorme Matassa.

25 agosto 2011

Benvenuto in VIVERE SHIATSU...a breve online con news, informazioni, consigli sull'universo dello Shiatsu